Alunni non italofoni

L’Istituto Comprensivo di Crevalcore si colloca in un’area definita “a forte processo immigratorio”, dove la percentuale degli alunni stranieri che frequentano le nostre scuole è assai elevata. Gli alunni provengono da differenti Paesi del mondo, prevalentemente dall’Africa del Nord, dall’Asia e dall’Europa dell’Est. Una buona parte di essi frequenta già a partire dalla scuola dell’Infanzia, ma risultano ancora numerosi gli arrivi in corso d’anno dovuti, spesso, a ricongiungimenti familiari. Per questa ragione il nostro Istituto impegna molte risorse e dedica grande interesse e attenzione a questo fenomeno, cercando di favorire il miglioramento delle competenze linguistiche e didattiche di tutti gli alunni non italofoni e di facilitare l’inserimento e l’integrazione scolastica degli alunni di nuova provenienza. Diversi sono gli Enti e le Istituzioni che forniscono finanziamenti affinché le scuole possano attuare percorsi di accoglienza, alfabetizzazione e mediazione culturale, azioni volte a promuovere l’inserimento degli alunni non italofoni e delle loro famiglie.

 ACCOGLIENZA – L’accoglienza degli alunni provenienti dal Paese d’origine rappresenta il primo intervento che la scuola deve mettere in atto per avviare il percorso di integrazione. Il Ministero della Pubblica Istruzione, con una nota del 19 febbraio 2014, ha definito la “Trasmissione delle linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri”, introducendo nuove riflessioni in merito alle diverse tipologie di stranieri che il processo immigratorio ha generato nel corso degli anni, aggiornando l’analogo documento trasmesso dal MIUR con Circolare n. 24 del 1° marzo 2006.

 ALFABETIZZAZIONE – Il progetto di “Accoglienza e alfabetizzazione”, attivato nel nostro Istituto e ormai consolidato da anni, si propone di facilitare l’inserimento didattico degli alunni non italofoni, favorendo le relazioni interpersonali con gli adulti e i pari e creando le condizioni per un adeguato apprendimento della lingua italiana. Tali attività di facilitazione per l’apprendimento dell’italiano come lingua seconda si rivolgono sia agli allievi di prima iscrizione, sia a quelli che risultano già iscritti presso il nostro Istituto, ma che mostrano difficoltà a proseguire con successo il percorso scolastico offerto. In base al livello di conoscenza della lingua, gli alunni indicati dai docenti di classe vengono suddivisi in piccoli gruppi omogenei di alfabetizzazione. Nei tempi e negli orari indicati dai docenti alfabetizzatori, vengono attivati i laboratori di apprendimento dell’italiano come lingua seconda e vengono attuate le progettazioni da essi elaborate. Per la formazione di gruppi di lavoro omogenei, risulta fondamentale il “Quadro di riferimento europeo a cura del Consiglio d’Europa”, che propone una rappresentazione globale dei tre livelli di riferimento di conoscenza della lingua italiana: livello base (A), livello Autonomo (B) e livello di Padronanza (C). Nel primo ciclo d’istruzione vengono presi in considerazione solamente i livelli A e B, a cui appartengono livelli intermedi:

  • LIVELLO A 1: Comprende e usa espressioni di uso quotidiano e frasi basilari tese a soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e gli altri ed è in grado di fare domande e rispondere su particolari personali come: dove abita, le persone  che conosce e le cose che possiede. Interagisce in modo semplice purché l’altra persona parli lentamente e sia disposta a collaborare.
  • LIVELLO A 2: Comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relativi ad ambiti di immediata rilevanza (Es. informazioni personali e familiari di base, fare la spesa, la geografia locale, l’occupazione). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni. Sa descrivere in termini semplici aspetti del suo background, dell’ambiente circostante e sa esprimere bisogni immediati. 
  • LIVELLO B 1:  Comprende i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero, ecc. Sa muoversi con disinvoltura in situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel Paese di cui parla la lingua. E’ in grado di produrre un testo semplice relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse personale. E’ in grado di descrivere esperienze ed avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni e spiegare brevemente le ragioni delle sue opinioni e dei suoi progetti. 
  • LIVELLO B 2: Comprende le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, comprese le discussioni tecniche nel suo campo di specializzazione. E’ in grado di interagire con una certa scioltezza e spontaneità che rendono possibile un’interazione naturale con i parlanti nativi senza sforzo per l’interlocutore. Sa produrre un testo chiaro e dettagliato su un’ampia gamma di argomenti e spiegare un punto di vista su un argomento, fornendo i pro e i contro delle varie opzioni.

 Tali indicazioni sono state rielaborate dai docenti facenti parte della “Commissione alunni non italofoni” per essere adattate alle esigenze e alle richieste del nostro Istituto. Sono stati quindi individuati e definiti 5 livelli, inseriti nel modello “Scheda di rilevazione dei bisogni”, con la quale i gli insegnanti indicano gli alunni che risultano bisognosi di percorsi di apprendimento dell’italiano come lingua seconda: 

  • LIVELLO 0 : totale non conoscenza della lingua italiana, relazione di tipo gestuale.
  • LIVELLO 1 : comprensione della lingua con varietà comunicativa povera, limitata alla conoscenza e all’uso delle funzioni relative alla sopravvivenza, alla necessità di comprendere ed eseguire istruzioni e relativo lessico (es: “Maestra bagno?”).
  • LIVELLO 2 : comunicazione attraverso frasi semplici e conoscenza non sicura della grammatica e della sintassi elementare; comprensione testuale di tipo globale (es: “Maestra posso andare bagno?”).
  • LIVELLO 3 : comprende frasi ed espressioni usate frequentemente relative ad ambiti di immediata rilevanza (es. informazioni personali e familiari di base, fare la spesa ) Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti vicini all’esperienza. Sa comunicare e scrivere in termini semplici aspetti del suo background e dell’ambiente circostante.
  • LIVELLO 4 – AVVIO ALLO STUDIO (rivolto agli alunni di classe 5^ della Scuola  Primaria e di classe 3^della scuola Secondaria) : comunica verbalmente e per iscritto in modo sostanzialmente corretto. Carenza nella comprensione nell’utilizzo dei linguaggi in ogni disciplina.

 I laboratori di apprendimento dell’italiano come lingua seconda vengono condotti, a seconda delle necessità, da docenti interni formati oppure da esperti esterni specializzati (alfabetizzatori esterni).Ciascun docente alfabetizzatore, dopo un primo incontro di accoglienza e di conoscenza reciproca, redige una programmazione dettagliata degli interventi attuati. Il lavoro svolto al termine del percorso di alfabetizzazione e i risultati ottenuti dai singoli alunni vengono verificati mediante l’apposito modulo “Valutazione iniziale e finale delle competenze”.

MEDIAZIONE CULTURALE –  Il mediatore culturale è un agente bilingue il cui compito è facilitare la comunicazione. E’ informato su entrambe le culture, sia su quella del proprio Paese d’origine, sia su quella del Paese ospitante. La figura del mediatore culturale all’interno della scuola risulta di fondamentale importanza nella costruzione di relazioni con le famiglie e i genitori degli alunni stranieri e nel garantire una comunicazione efficace.